Bentornata/o nel regno del community management!
In questo ottavo capitolo di CommunityLand voglio continuare con il racconto e lo studio di piattaforme per la costruzione di community.
Se nello scorso capitolo abbiamo analizzato le app di messaggistica, in questo contenuto, esploreremo le piattaforme terze per il community building.
Come sempre, le piattaforme di cui ti parlerò, hanno fatto parte della mia esperienza personale e se vorrai aggiungerne delle altre, potrai farlo scrivendomi a hellocommunityland@gmail.com e produrremo assieme un nuovo capitolo di questa storia!
Quando scegliere una piattaforma terza
Quando parliamo di piattaforme terze, parliamo di tutti quei sistemi online che offrono soluzioni per la costruzione di ambienti digitali custom. Questo significa, che dopo la creazione del tuo ambiente online, la tua community figurerà quasi come un sito web o un social network agli occhi dei membri.
Queste community possono esser anche ambienti ad accesso libero, ma spesso e volentieri, vengono utilizzate esclusivamente per i clienti o fruitori del brand per cui lavori.
Essendo poi solitamente sistemi a pagamento, la barriera all’entrata diventerà più alta e quindi da qui, la conclusione che sarà indicato utilizzarli nel momento in cui c’è la necessità di sviluppare progetti, che prevedono anche un ritorno economico sul business.
Questo ultimo concetto, dovrebbe averti chiarito di più la funzione e applicazione di queste piattaforme terze che, oltre ad esser adatte a communities molto fidelizzate, dovranno prevedere, anche una funzione legata alla crescita del business.
Prima di andarle a vedere nel dettaglio voglio darti qualche altra caratteristica distintiva di queste piattaforme che sicuramente ti aiuterà a capire come e quando utilizzarle:
Audience: portare dei clienti o fruitori di un prodotto o servizio all’interno di una piattaforma esterna, è un passaggio molto delicato e non scontato. Per procedere con queste piattaforme, ti sarà utile quindi contare su una community molto fidelizzata e disposta a utilizzare una piattaforma esterna.
Workflow: queste piattaforme dispongono di molte integrazioni tecnologiche, e se hai un CRM collegato alle attività della tua community, potrai integrarlo creando workflows automatizzati in gradi di nutrire la tua community battendo tutti gli step del member life cycle.
Gamification: classifiche, badge e sfide tematiche sono tutte funzionalità che potrai ritrovare all’interno di queste piattaforme e ti saranno utili nel momento in cui dovrai mantenere alto l’engagement dei tuoi membri.
Principali segmenti di mercato: solitamente queste piattaforme vengono utilizzate nel mondo SaaS, E-learning, Marketing e prodotti dalla forte brand identity e una gran mole di partecipanti nella vita della community.
Bene ora andiamo a vedere qualche piattaforma!
Bettermode
Questa piattaforma mi ha regalato molte soddisfazioni durante la mia esperienza professionale nel mondo SaaS!
La sua interfaccia intuitiva permette una costruzione dell’ambiente semplice e rapida. Dal design alle integrazioni tecnologiche, Bettermode offre tutto il necessario per rendere la tua community un elemento di valore per il brand, aiutandoti a raggiungere un livello di coinvolgimento della community davvero interessante.
Andiamo a vedere nel dettaglio le sue caratteristiche principali:
Design: Bettermode ti permetter di creare una community che rifletta alla perfezione la brand identity del progetto per cui lavori. Grazie alle diverse opzioni di layout, colori e font riuscirai a rendere la community un ambiente familiare, accogliente e di facile utilizzo per tutti i tuoi membri.
Contenuti: all’interno della piattaforma avrai la possibilità di pubblicare contenuti di qualsiasi tipo, ognuno con il proprio template per valorizzare al meglio i contenuti che vengono pubblicati.
Configurazione: grazie alle sue opzioni di configurazione potrai rendere la tua community uno spazio performante. Tra funzioni di ricerca, messaggistica diretta, moderazione avanzata, opzioni di accesso e selezione multi-lingua, potrai regalare un’esperienza unica ai tuoi membri.
Gamification: Bettermode predispone anche elementi di gamification automatici, come una classifica aggiornata sui membri più attivi, badge e sfide, in grado di coinvolgere frequentemente la community e mantenere alto il livello di engagement.
Analisi dati: la piattaforma dispone di uno spazio dedicato esclusivamente all’analisi dati e collegabile con altri sistemi di analisi dati come Google Analytics.
Integrazione: all’interno della piattaforma troverai anche un app store, dove potrai scaricare e collegare applicazioni in grado di migliorare l’efficienza e l’efficacia della tua community e del tuo operato.
Monetizzazione: la piattaforma ti permette di creare degli abbonamenti per l’ingresso in community, dandoti la possibilità di monetizzare in caso volessi rendere la tua community un ambiente a pagamento.
In conclusione, posso dirti che la mia esperienza con questa piattaforma è stata davvero fantastica, anche se, come ti dicevo poco fa, dovrai far fronte a una spesa iniziale importante per poter cominciare il tuo percorso con Bettermode.
Circle
Il mio incontro con Circle è arrivato durante un progetto community, che aveva lo scopo di creare un ambiente digitale all’interno del quale mettere in connessione dei corsisti e allo stesso tempo, erogare corsi di formazione.
Questa piattaforma infatti, deve gran parte della sua natura al settore e-learning, e secondo la mia opinione, ad oggi, rappresenta la soluzione più completa.
Come Bettermode, andiamo a vedere qualche caratteristica principale di questa soluzione:
Design: le soluzioni di personalizzazione dell’ambiente sono davvero molte, la piattaforma offre set già pre-impostati e ti da la possibilità anche di partire da zero. L’impostazione dei singoli spazi è leggermente limitata allo schema predisposto da Circle, ma allo stesso tempo risulta molto funzionale e di facile utilizzo per i membri della community. Anche qui, è previsto un ampio pacchetto di colori, font e layout in grado di valorizzare ogni ambiente.
Contenuti: la creazione di contenuti è molto semplice, ma con un numero limitato di layout in grado di differenziare al meglio le diverse tipologie di comunicazione. Allo stesso tempo però, Circle ha introdotto da poco una funzione di AI in grado di aiutarti a velocizzare la creazione di contenuti mettendo in relazione anche i trend della tua community.
Gamification: anche qui, la piattaforma da la possibilità di creare badge e mettere in risalto gli utenti più attivi, ma a differenza di Bettermode, non ha un sistema automatizzato di classifica da poter sfruttare per incentivare i membri alla partecipazione (forse perchè nella sua natura e-learning non è previsto il fattore comparazione).
Analisi dati: la soluzione presenta una sezione completamente dedicata all’analisi dati, collegabile anche con altri esterni di analytics.
Integrazione: come su Bettermode, anche su Circle esiste un app store per integrare diversi sistemi, le differenze con la prima soluzione non sono molte a parte la quantità di integrazioni leggermente maggiore.
Monetizzazione e App: essendo nata come piattaforma di community per e-learning, Circle predispone un sistema avanzato per monetizzazione e da la possibilità di trasformare la tua communtiy in un’App da condividere con i tuoi membri (molto utile se la tua audience viaggia molto sul mobile).
Anche qui, posso garantirti che il prezzo che dovrai pagare per questa soluzione non è indifferente e quindi, se penserai di utilizzarla predisponi prima un piano di rientro per capire se l’ambiente può diventare sostenibile.
Uscreen
Quest’ultima piattaforma mi è capitata di utilizzarla nella mia esperienza professionale più recente.
Con un forte focus sul mondo e-learning, Uscreen nasce come soluzione per la vendita di video corsi, per poi evolversi in una soluzione con una componente community semplice, ma molto efficace.
Sebbene sia stata sviluppata solo negli ultimi anni, la sezione community, permette la costruzione di ambienti personalizzati, ma con ovviamente un pacchetto di funzioni tecnologiche ancora un po’ limitato.
Andiamo a vedere adesso alcune delle caratteristiche principali:
Design: la piattaforma non offre grandi possibilità di personalizzazione, sebbene la sua impostazione riprenda i feed dei social più famosi, le uniche modifiche che si potranno apportare riguardano la creazione di spazi pubblici o privati.
Contenuti: all’interno degli spazi sarà possibile creare contenuti di qualsiasi tipo e anche se non sono presenti layout pre-impostati, potrai costruire i tuoi contenuti pubblicando documenti, video, foto, articoli e sondaggi completi e in grado di ingaggiare i membri della tua community.
Moderazione: anche se nuova, l’attenzione messa da Uscreen sulla parte relativa alla moderazione è perfetta. I community managers possono decidere tra svariate impostazioni di moderazione, limitando gli spazi e creando bacheche dinamiche all’interno delle quali far interagire pubblici specifici. Inoltre, la possibilità di messaggistica diretta, offre un’ottima opportunità per la costruzione di legami interni alla community.
Analisi dati: anche questa soluzione offre una suite dedicata all’analisi dati, un po’ limitata, ma integrabile con sistemi di analytics esterni.
Integrazioni: anche qui è presente un app store, ancora con poche applicazioni disponibili, ma di certo, quelle presenti sono necessarie al potenziamento delle attività di community management.
Monetizzazione: anche qui, essendo una piattaforma nata per il settore e-learning, abbiamo la possibilità di lavorare molto bene con le opzioni di monetizzazione e marketing, che permettono la creazione di workflow in grado di creare una strategia di prodotto profittevole ed efficace. Tra gli strumenti che ho trovato davvero interessanti ci sono: bundle, gift card, referral tool e un ottimo sistema di mail transazionali predisposte per coprire tutto il member life cycle.
I prezzi di questa soluzione sono leggermente inferiori alle prime due piattaforme che ti ho presentato, e ci tengo a ricordarti, che comunque Uscreen non è una piattaforma esclusivamente dedicata al community management, anche se sta sviluppando tante nuove funzioni che sicuramente la porteranno in quella direzione.
Spero che questo capitolo ti sia stato utile e come sempre ti invito a entrare a far parte di CommunityLand iscrivendoti gratuitamente dal pulsante qui sotto per continuare a ricevere approfondimenti, storie e novità sul mondo del community management!
Voci dalla Community: Stefano Donati di @Cesarine
Questa settimana lascia il segno nella newsletter di CommunityLand, Stefano Donati, Community Manager della Community Cesarine!
Stefano ha voluto mettere in evidenza quanto il senso di appartenenza, se coltivato e stimolato, può trasformare una community, in un luogo nel quale far sentire i propri membri al sicuro e dargli la possibilità di esser valorizzati, grazie alla continua creazione di connessioni di valore e lo scambio di esperienze derivanti da personalità ed esperienze differenti.
Fammi sapere cosa ne pensi e se vuoi connetterti con Stefano potrai farlo all’interno del gruppo Telegram di CommunityLand!
Grazie ancora per esser arrivata/o fino alla fine di questo contenuto, ci vediamo al prossimo capitolo di CommunityLand!
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