Bentornato/a!
In questo nuovo capitolo di CommunityLand voglio provare a darti qualche consiglio per evitare il famoso, e tanto temuto, burnout.
Come community manager, riconoscerai un grande stress nello svolgere questo ruolo. Certo, le soddisfazioni che ti da la community sono un ottimo airbag in grado di attutire i diversi colpi della tua attività, ma spesso e volentieri, ci si ritrova a dover affrontare momenti di crisi, che se non controllati, potrebbero portarti a una situazione psicologica molto difficile da affrontare.
I sintomi del burnout
Prima di andare a vedere come evitare il burnout, cerchiamo di capire come individuarlo. Essendo passato purtroppo anche io da questa fase, i sintomi li ho molto chiari nella mia testa e voglio provare a condividerli con te, per aiutarti ad anticipare questo stato mentale molto dannoso per la tua salute e la tua efficienza professionale:
Affaticamento mentale: uno dei primi sintomi è di certo l’affaticamento mentale. Non riuscire più a pensare con leggerezza al proprio lavoro e pensare che tutto sia difficile e faticoso, è sicuramente un segnale chiaro che tu sia in un periodo stressante della tua attività professionale. Valuta se fermarti qualche giorno per riflettere sul cosa ti stia provocando questa sensazione.
Carenza motivazionale: dopo la stanchezza, arriva il calo motivazionale. Solitamente associato alla perdita d’interesse a un progetto o alla mancata serenità nel luogo di lavoro, questo sintomo rappresenta una seconda sirena di allarme, che deve assolutamente metterti in guardia da un possibile burnout. La fatica è un fattore naturale, la mancanza di motivazione è invece un fattore molto personale e sul quale devi riflettere.
Frustrazione: la mancanza di motivazione e la stanchezza che non ti permettono di lavorare come vorresti, fanno subentrare anche la frustrazione. Un sintomo molto chiaro, al quale dovrai prestare molta attenzione, perchè nel momento in cui un professionista è frustrato, la strada verso la risalita si fa sempre più difficile.
Difficoltà di concentrazione: un altro sintomo è la mancanza di concentrazione. Perdere facilmente l’attenzione e non riuscire a focalizzarsi sulle proprie attività, significa che la tua mente rifiuta categoricamente l’attività che stai svolgendo e dovrai approfondire questa mancanza di concentrazione per capire quale sia l’elemento che ti allontana dal tuo lavoro.
Isolamento: un altro sintomo, più sociale, del burnout, è l’isolamento. La mancanza di energie e la poca voglia di fare, ti portano all’isolamento professionale e sociale. Questo sintomo è il più evidente tra quelli citati e se ti troverai in questa situazione dovrai avere pazienza e il coraggio di rimetterti in gioco per uscire da questa situazione. Spesso parlarne con qualcuno che ti possa aiutare è la soluzione migliore per uscirne.
Distacco emotivo: questo sintomo è davvero riconoscibile per chi fa il community manager. Quando la tua community diventa un ambiente senza emozioni e la tua empatia svanisce, vuol dire che la community o il progetto su cui stai lavorando non sta facendo più breccia nelle tue emozioni e questo potrebbe esser riconducibile a uno stato di stress o frustrazione nella gestione del progetto.
Come evitare il burnout
Ora che abbiamo visto alcuni dei maggiori sintomi del burnout, andiamo a vedere come evitare questa spiacevole situazione.
Organizzazione: la prima parola d’ordine per la lotta al burnout è organizzazione. Essendo la stanchezza mentale uno dei primi sintomi che apre la strada verso il burnout, dovrai essere in grado di organizzare al meglio il tuo lavoro, per evitare di incappare in momenti molto stressanti e con un quantitativo di lavoro eccessivo rispetto a quelle che sono le tue energie mentali per affrontarlo.
Bilanciamento vita-lavoro: è vero, il lavoro del community manager potenzialmente potrebbe esser svolto anche 24h su 24h, ma questo non significa che debba venir meno lo spazio per la vita personale. Fai in modo di avere dei momenti di pausa durante i quali ricaricare le batterie e staccare dal lavoro, questo ti aiuterà ad affrontare meglio i tuoi impegni professionali e a non sconfinare nella stanchezza e frustrazione.
Cerca sempre nuovi stimoli: lavorare per molto tempo su un progetto potrebbe far subentrare un fattore naturale come la noia, e per evitare che si trasformi in disinteresse, dovrai sempre rimanere in cerca di nuovi stimoli che alimentino la tua felicità e voglia di lavorare sulla tua community.
Coinvolgi il team: spesso e volentieri ci si trova a lavorare sulla community da soli e questo potrebbe causare alla lunga, un senso di isolamento da quello che è il contesto progettuale e aziendale. Per evitare questo scenario, ti sarà utile coinvolgere i tuoi colleghi con la vita della community, facendoli diventare parte attiva e mantenendo sempre alto l’interesse verso la community. Nei momenti difficili, ti sarà utile avere degli alleati che conoscono e vivono il progetto come te.
In conclusione
Queste sono alcune delle azioni che mi hanno aiutato ad anticipare il burnout, ma la verità è che ognuno di noi vive e cura lo stress in maniera completamente diversa e per questo, mi sento di concludere questo articolo con un consiglio finale che può esser definito universale: solo tu conosci i tuoi limiti e solo tu puoi sapere quando dovrai prenderti una pausa per continuare ad esser felice ed efficiente.
Come sempre grazie per esser arrivato/a alla fine di questo articolo e se vuoi condividere la tua storia o i tuoi consigli a tema burnout scrivimi a hellocommunityland@gmail.com!
Voci dalla Community: Davide Passafaro di @AngularRome
Questa settimana lascia il segno su CommunityLand Davide Passafaro, Community Manager della Community Angular Rome e organizzatore di eventi a sfondo tech che riuniscono diverse community di sviluppatori in tutta Italia.
In questa frase Davide mette in evidenza il potere della community come mezzo di condivisione e aiuto reciproco per la crescita e il raggiungimento di obiettivi comuni.
Fammi sapere cosa ne pensi e se vuoi connetterti con Davide potrai farlo all’interno del gruppo Telegram di CommunityLand!
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Ci vediamo al prossimo capitolo!
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