Bentornato/a su CommunityLand!
In questo settimo capitolo voglio parlarti di applicazioni e strategie per la costruzione della community, basate su un livello di interazione molto diretto, e solitamente anche intimo: la messaggistica.
Quando dobbiamo creare una community, uno dei primi fattori che dobbiamo tener d’occhio sono le abitudini di fruizione dei contenuti dei nostri membri.
Capire dove e come attivare la community è fondamentale per garantire un buon livello di partecipazione ed engagement. Su come fare questo tipo di analisi ne parleremo nei prossimi articoli, ma adesso, voglio concentrarmi sul canale o spazio, che secondo me può esser definito universale per la costruzione di communities.
Perchè scegliere una community che viaggia su sistemi di direct message?
Partiamo da qualche dato:
WhatsApp ha oltre 2 miliardi di utenti attivi mensili in tutto il mondo;
Telegram ha più di 500 milioni di utenti attivi mensili;
Discord ha più di 250 milioni di utenti registrati in tutto il mondo;
Slack conta oltre 12 milioni di utenti attivi giornalieri.
Come ti accenavo prima, la scelta del mezzo di comunicazione della tua community deve rifarsi alle abitudini e preferenze dei tuoi membri, ma nonostante questo, credo che scegliere di integrare un canale di messaggistica diretta sia sempre una scelta giusta per la tua community. Anche perchè, come abbiamo appena visto dai numeri qui sopra, quasi tutte le persone hanno un loro canale di messaggistica diretta prediletto da poter sfruttare per costruire il fulcro della tua community o un canale parallelo sul quale far viaggiare diverse attività.
Nei prossimi paragrafi, mi focalizzerò sulle 4 piattaforme sopra-citate, che oltre ad esser tra le più utilizzate al mondo, sono anche state protagoniste di alcuni miei progetti.
WhatsApp Community
Da 2 anni ormai WhatsApp si è aperto concretamente al mondo community, lanciando le sue nuove funzionalità dedicate al community building.
L’applicazione infatti, ha predisposto un’intera area all’interno della quale poter costruire chat per community, ma andiamo a vedere come funzionano e cosa si può fare.
A differenza della funzione “Broadcast”, che permette di mandare un unico messaggio a una lista di contatti creando singole chat private, la nuova funzione community permette di raggruppare più gruppi di contatti all’interno di un unico ambiente.
Il primo passo, e prerogativa obbligatoria per costruire una community WhatsApp, sarà quindi l’esistenza o creazione di diversi gruppi di contatti da poter unire in un’unica chat.
Una volta creato l’ambiente e aggregati i vari gruppi al suo interno, non ti servirà altro che cominciare a nutrirlo, con contenuti, sondaggi e call to action utili a raggiungere i tuoi obiettivi di community.
Il vantaggio principale di adottare questa soluzione è il vasto utilizzo che viene fatto di WhatsApp nel mondo, grazie infatti al suo numero di utenti attivi, questa applicazione riesce ad esser sempre una buona soluzione di interazione per la maggior parte della popolazione.
Il limite invece che ho riscontrato in questa funzionalità, è il fatto di non poter permettere alla community di interagire con il brand direttamente dentro l’ambiente creato e che riunisce i diversi gruppi, non permettendo una fruizione completa della community. Per permettere di aprire chat e discussioni, sarà quindi necessario rimandare queste attività all’interno dei gruppi, che rimangono sempre il primo entry point di WhatsApp community.
Telegram Community
Telegram si può dire che sia stata la prima applicazione di messaggistica diretta a creare un forte impatto per il concetto di community.
La sua natura è perfetta per creare un ambiente digitale all’interno del quale fare rete, e le sue funzionalità, sono proprio pensate per favorire l’engagement e costruzione di communities.
All’interno dei gruppi Telegram infatti, tutti i partecipanti possono interagire tra loro attraverso svariate modalità di comunicazione (audio, sondaggi, threads) e i moderatori hanno una larga scala di filtri per poter costruire un ambiente su misura.
Infine, un fattore che diversifica Telegram da tutti gli altri strumenti di messaggistica diretta è la possibilità di creare ambienti privati che garantiscono privacy ed esclusività ai membri.
I vantaggi quindi, sono davvero tanti nell’adottare un sistema come quello di Telegram e se dovessi individuare il limite di questa applicazione, sarebbe soltanto il numero e tipologia di utilizzatori. Con l’avvento di WhatsApp infatti, questa applicazione è rimasta sempre un po’ nell’ombra, conquistando i cuori di un pubblico ampio, ma non tanto da poterlo definire universale come il principale competitor.
Come ben sai anche CommunityLand ha scelto questa applicazione per la creazione del suo gruppo e se vorrai entrare a farne parte, ti basterà cliccare sul pulsante qui sotto, ti aspettiamo!
Discord Community
Inizialmente concepita come un'applicazione per la communities di giocatori, Discord è diventata rapidamente una delle piattaforme di comunicazione più popolari al mondo, utilizzata non solo dai giocatori, ma anche da una vasta gamma di utenti per interagire, condividere contenuti e creare community online.
In questo caso, nonostante sia davvero ampio il pubblico che oggi frequenta i server di Discord, l’utilizzo di questo strumento lo consiglio se ti trovi in presenza di una community fortemente legata alle nuove generazioni o a segmenti di pubblico con una forte predisposizione all’utilizzo di applicazioni avanzate nella loro routine.
Se ti trovi in uno di questi casi, allora Discord può fare davvero la differenza!
Le sue funzionalità ti permettono di creare community divise per canali tematici o esigenze, le sue integrazioni permettono di creare interazioni qualitativamente incredibili, permettendo la conversazione scritta e orale grazie alle chiamate di gruppo.
Anche qui l’ambiente è personalizzabile quasi al 100% e ti permette di avere un controllo della community, che ti aiuterà a orientare i tuoi membri verso obiettivi specifici.
Slack Community
Concludiamo questo elenco con Slack, un’applicazione ormai diventata comune negli uffici delle aziende e che grazie alla sue funzionalità semplifica e arricchisce le conversazioni.
Vista la sua natura improntata allo scambio di conversazioni professionali, Slack inizialmente è rimasto molto confinato alla vita d’ufficio, ma negli ultimi anni, abbiamo assistito a una vera e propria transizione verso ambienti extra-lavoratitivi.
Ovviamente, questa applicazione non è indicata se si parla di community B2C, ma se parliamo di business community e gruppi di professionisti, allora Slack acquisisce tutto un altro fascino.
Le funzionalità e integrazioni danno la possibilità di segmentare il pubblico, creare più livelli di discussione e inserire bot, che facilitino lo scambio di informazioni e la produttività. Se per esempio collegato con un tool digitale con le caratteristiche di Zapier, questa applicazione diventa incredibilmente funzionale.
I limiti che ho individuato nell’utilizzo di questo strumento sono principalmente due:
Il prezzo abbastanza alto per mantenere una community e le sue funzionalità;
Il pubblico, che come dicevamo prima, è ridotto al segmento professionale, quindi con poco margine di apertura.
Bene, spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto nella scelta del canale migliore per la tua community e se pensi che ce ne siano altri da raccontare, fammelo sapere scrivendomi a hellocommunityland@gmail.com, sarò felice di coinvolgerti nella stesura di un nuovo capitolo di CommunityLand utile a tutta la community!
Voci dalla Community: Michela Bertaina di @Codemotion
Questa settimana lascia il segno nella newsletter di CommunityLand, Michela Bertaina, Head of Community della Community Codemotion!
Michela ha voluto ricordarci quanto sia fondamentale tenere a mente che dietro ad ogni community, ci sono delle persone reali, con dei sentimenti, delle personalità ed emozioni.
Spesso, questo concetto viene messo da parte per far fronte ad obiettivi numerici, ma ricordiamoci sempre, che la differenza la possono fare solo le azioni delle persone che compongono la nostra community, senza le quali, non potrebbe nemmeno esistere.
Fammi sapere cosa ne pensi e se vuoi connetterti con Michela potrai farlo all’interno del gruppo Telegram di CommunityLand!
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Ci vediamo al prossimo capitolo!
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